mercoledì

kumquat


Oggi ho incontrato Traipol Siei con un'aria fintamente triste. Diciamo che si puo' chiamare tranquillamente captatio benevolentiae, perche', come tu sai, e' un sadico di cui non ci si puo' mai fidare.
Mi guarda, scuote la testa, e mi dice che nel deserto, in una zona che prima dell'apocalisse era una raffineria di petrolio, ha trovato dei frutti. Dice che gli ricordano gli antichi frutti del kumquat che crescevano soprattutto nella ex Cina e che, per motivi politici, lui non li puo' mangiare.
Poi infila la mano in un recipiente pieno d'acqua che ha sotto il mantello e me ne offre una manciata.

Assioma: ovviamente sono nocivi (vedi sadismo).
Dilemma: se li rifiuto, avra' gia' preparato una contromossa per darmi scacco matto; se li mangio, nella migliore delle ipotesi, muoio dopo infiniti spasmi.
Soluzione: li accetto, li metto in tasca, ringrazio e li porto via, salutandolo con delle frasi che gli tirino su il morale.

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