mercoledì

Il Mago Harry Kellar

In definitiva, i sopravvissuti si stanno riorganizzando dal punto di vista sociale. Non esiste la proprietà privata in senso stretto, nè d'altro canto un forte senso dell'altruismo. Insomma sembra una forma nuova di organizzazione.
E, nonostante le apparenze, non c'è neanche troppa violenza, perlomeno non quanta ci si aspetterebbe.
Ciò che invece non finisce di stupirmi è la diffusa mancanza di logica tra le persone.
Ad esempio, ogni sera c'è una specie di imbonitore che ha trovato vecchi poster di Harry Kellar, il mago mentore di Houdinì, e con una patologia molto diffusa tra I Sopravvissuti, crede di essere lui.
Il suo spettacolo si tiene nella Ex Discarica, i cui rifiuti, dopo l'Apocalisse e il passare degli anni, sono diventati di fatto reperti archeologici.
Sotto un certo punto di vista, c'è l'atmosfera adatta ad uno spettacolo di magia fatto da un pazzo che crede di essere un mago vissuto più di un secolo prima. Se poi tieni conto che il pubblico è composto quasi solo da Mutanti, beh, è tutto molto coerente.
Ci sono stato un paio di volte, è uno show di micromagia, con trucchi evidenti e infantili che servono a preparare l'atmosfera per il colpo di scena finale.
Il pezzo finale è lo stesso della locandina originale che pubblicizzava l'antico spettacolo: l'autodecapitazione. E di seguito la testa, separata dal corpo, fluttua in alto, in aria.
Ti ho già detto che, nonostante tutto, non è una società particolarmente violenta e che la logica non è il parametro principale, perciò non ti stupire proprio adesso che ti spiego il trucco.
Il mago, cioè il pazzo, tira fuori un Machete Hutu, e senza nessuna dissimulazione e in modo plateale, decapita uno scelto a caso in prima fila e ne tira la testa in aria.

Nessun commento: